mercoledì 13 luglio 2011

Manovra estiva 2011 e privatizzazioni

Manovra, accelerate le privatizzazioni

da REPUBBLICA
In vendita quote nelle municipalizzate, azioni di Enel, Eni e Finmeccanica. Liberalizzazioni entro sei mesi.
ROMA - Svolta del governo sulla politica delle liberalizzazioni e delle privatizzazioni. La manovra, rivista e rafforzata dopo l'attacco speculativo ai titoli di Stato italiani, promettere di imprimere una forte accelerazione alla politica delle privatizzazioni (vendita di aziende di stato e municipalizzate) e delle liberalizzazioni (aumento del tasso di concorrenza sui mercati). Le due norme, rivoluzionarie rispetto alla politica "prudente" seguita dal centrodestra negli ultimi anni, portano la firma del ministro dell'Economia Tremonti che ieri ne ha fatto cenno durante le riunioni tenute con la maggioranza e con le opposizioni. Per le privatizzazioni, in ristagno da anni, non è escluso che "on the market" vengano collocate nuove quote dei colossi di Stato come l'Eni, l'Enel e la Finmeccanica dai quali fino ad oggi lo stato ha raccolto ricchi dividendi.

Ma la nuova politica di privatizzazioni riguarderà soprattutto le municipalizzate. Senza toccare le aziende dell'acqua, per rispetto dell'esito del referendum, la manovra prevederà una clausola speciale all'interno del patto di stabilità in grado di spingere i Comuni ad agire. I Municipi che venderanno avranno premi, quelli che invece resisteranno saranno penalizzati.

COSA VUOL DIRE QUESTA MANOVRA?

1) le aziende pubbliche che andranno male verranno vendute PER DUE SOLDI ad amici
2) le aziende che vanno bene (e il cui tasso di redditività supera il costo del debito per lo stato) verranno comprate da multinazionali
3) i prezzi e le tariffe subiranno poi un forte aumento (in quanto si tratta spesso di monopoli piu' o meno naturali)
4) i flussi di cassa (ricchezza del paese) invece di rimanese all'interno del sistema e a disposizone di molti ---andranno nelle tasche di pochissimi azionisti privati e spesso e volentieri all'estero
5) gli investimenti da parte dei compratori saranno ridotti al minimo sufficiente e i profitti reinvestiti in altre parti del mondo.

6) PREMIARE I COMUNI CHE VENDONO E PENALIZZARE GLI ALTRI???? MA SIAMO ALLA FOLLIA..SI DOVREBBERO PREMIARE I COMUNI VIRTUOSI E BASTA...NON QUELLI CHE VENDONO FACENDO MAGARI IL MALE DEL COMUNE E DEI CITTADINI CHE LO COMPONGONO...

IL RISULTATO NETTO SARA':

UN BENEFICIO ECONOMICO AI DEBITI CHE NEL BREVE PORTERA' UN PO' DI BENEFICIO..MA VENDENDO I GIOIELLI DI FAMIGLIA PER PAGARE I DEBITI FATTI PER ACQUISTARE LA DROGA...SENZA VOLER CURARE LA MALATTIA ....SIGNIFICA SOLO CONTINUARE A DROGARSI E SPOSTARE LA FINE ...

SI GETTANO LE BASI PER UN PROLUNGAMENTO DELL'AGONIA


vi segnalo questo pericoloso articolo di un liberalche non capisce molto di economia,
carlo STAGNARO E L'UTOPIA DEI LIBERALI

LA SUA E' PURA FOLLIA NON FILOSOFICA (potrebbe anche aver ragione) MA PRATICA. INFATTI LE PRIVATIZZAZIONI IN ITALIA, DA SEMPRE, HANNO PORTATO A DISASTRI E NON HANNO MAI RIDOTTO LA SPESA PUBBLICA.

Anche io sono per il LIBERO MERCATO ma non nei monopoli....

Per giunta, in molti comuni, i politici venderanno, e con i soldi raccolti....pagheranno le future campagne politiche....elargendo sul territorio soldi a pioggia ....in un sistema distributivo per mantenere il controllo e permettere alla casta di pagarsi auto blu, stipendi da favola ecc ecc
Inutile dire che se avessimo venduto anni fa avremmo incassato enormemente di più… e siccome venderemo solo quando avremo l’acqua alla gola incasseremo molto di meno!

Prima di vendere dobbiamo sistemare la spesa corrente. se io mi tolgo il capitale, ma non la spesa, alla lunga torno ad essere indebitato e non ho nemmeno più il capitale.
Inutile dire che se avessimo venduto anni fa avremmo incassato enormemente di più… e siccome venderemo solo quando avremo l’acqua alla gola incasseremo molto di meno!

HANNO CONCENTRATO LA RICCHEZZA IN MANO A POCHISSIMI E HANNO SPOSTATO FLUSSI DI CASSA ALL'ESTERO, SENZA ATTIRARE ULTERIORI FLUSSI D'INVESTIMENTO.

VENDERE E' UNA GRAN CAZZATA...E LE PARMALAT, BULGARI EDISON DI QUESTI GIORNI LO DIMOSTRANO...
VUOL DIRE NON INVESTIRE..VUOL DIRE DAR RAGIONE A MARCHIONNE AD ANDARSENE LUI E LA FIAT DA QUESTO BELLISSIMO PAESE CHE E' L'ITALIA CHE STA VIVENDO UN LUNGO INCUBO...PIENO DI PERSONAGGI CHE DI ECONOMIA NE CAPISCONO BEN POCO.

LA SOLUZIONE NON E' VENDERE. LA SOLUZIONE E' RIDURRE DRASTICAMENTE L'INDEBITAMENTO
E LA FONTE VERA DI RICCHEZZA SONO LE TASCHE DEGLI ITALIANI CHE VANNO PURTROPPO TOCCATE A RISCHIO DI PERDERE IL CONSENSO.


Fonte :     http://ilpunto-borsainvestimenti.blogspot.com/

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