martedì 19 luglio 2011

Minimi over 35

Nel passaggio tra camera e senato il D.l.98 ha subito vari emendamenti, tra questi uno peggiorativo all'art.27 e specificatamente questo :



All'articolo 27, al comma 1, dopo le parole: «e' ridotta al  5  per
cento.» sono aggiunte le seguenti:  «Il  regime  di  cui  ai  periodi
precedenti e' applicabile anche oltre il quarto  periodo  di  imposta
successivo a quello di inizio dell'attivita' ma non oltre il  periodo
di imposta di compimento del trentacinquesimo anno di eta'». 
 
In pratica si perde il beneficio del regime anche prima dei 5 anni di esercizio 
di attività qualora prima si compiano 35 anni. 
Questo non farà che ridurre di molto la platea di chi potrà beneficiare del 
regime dei minimi.
Non si capisce dove sia il beneficio per l'economia in quanto moltissimi
contribuenti sicuramente opteranno per chiudere la loro posizione iva e tornare 
nel nero. 
Giudizio totalmente negativo della misura
 
 

lunedì 18 luglio 2011

Minimi come cambiano con la manovra estiva

E' stata approvata la manovra estiva, grossi cambiamenti ci sono per i contribuenti, cambiamenti che come primo effetto avrà quello di ridurre drasticamente la platea dei soggetti che ne potranno usufruire.
Intanto le nuove norme avranno validità dal 1 gennaio 2012; tale regime avrà una durata naturale di 5 anni .Le regole varrano per le nuove attività e per quelle che hanno aperto del 1 gennaio 2008 e ci sar il limite dei 35 anni.
Questo vuol dire che al momento dell'apertura non si doveva avere 35 anni  ( quelle già aperte ) e non si devono avere 35 anni ( 1 gennaio 2008); il regime durera 5 anni ma con una deroga : se chi ha aperto dopo i 5 anni è ancora minore dei  35 anni potrà continuare a usufruire di tale regime dei minimi fino al compimento dei 35 anni di età.
Altra condizione necessaria è che la posizione iva , per usufruire dei minimi, debba essere la prima per il soggetto; non potrà usufruirne chi l'aveva già aperta in qualunque forma nel triennio precedente alla apertura  .
Per il resto rimangono gli stessi i limiti di fatturato e di beni strumentali mentre l 'imposta sostitutiva passa al 5%.

mercoledì 13 luglio 2011

Manovra estiva 2011 e privatizzazioni

Manovra, accelerate le privatizzazioni

da REPUBBLICA
In vendita quote nelle municipalizzate, azioni di Enel, Eni e Finmeccanica. Liberalizzazioni entro sei mesi.
ROMA - Svolta del governo sulla politica delle liberalizzazioni e delle privatizzazioni. La manovra, rivista e rafforzata dopo l'attacco speculativo ai titoli di Stato italiani, promettere di imprimere una forte accelerazione alla politica delle privatizzazioni (vendita di aziende di stato e municipalizzate) e delle liberalizzazioni (aumento del tasso di concorrenza sui mercati). Le due norme, rivoluzionarie rispetto alla politica "prudente" seguita dal centrodestra negli ultimi anni, portano la firma del ministro dell'Economia Tremonti che ieri ne ha fatto cenno durante le riunioni tenute con la maggioranza e con le opposizioni. Per le privatizzazioni, in ristagno da anni, non è escluso che "on the market" vengano collocate nuove quote dei colossi di Stato come l'Eni, l'Enel e la Finmeccanica dai quali fino ad oggi lo stato ha raccolto ricchi dividendi.

Ma la nuova politica di privatizzazioni riguarderà soprattutto le municipalizzate. Senza toccare le aziende dell'acqua, per rispetto dell'esito del referendum, la manovra prevederà una clausola speciale all'interno del patto di stabilità in grado di spingere i Comuni ad agire. I Municipi che venderanno avranno premi, quelli che invece resisteranno saranno penalizzati.

COSA VUOL DIRE QUESTA MANOVRA?

1) le aziende pubbliche che andranno male verranno vendute PER DUE SOLDI ad amici
2) le aziende che vanno bene (e il cui tasso di redditività supera il costo del debito per lo stato) verranno comprate da multinazionali
3) i prezzi e le tariffe subiranno poi un forte aumento (in quanto si tratta spesso di monopoli piu' o meno naturali)
4) i flussi di cassa (ricchezza del paese) invece di rimanese all'interno del sistema e a disposizone di molti ---andranno nelle tasche di pochissimi azionisti privati e spesso e volentieri all'estero
5) gli investimenti da parte dei compratori saranno ridotti al minimo sufficiente e i profitti reinvestiti in altre parti del mondo.

6) PREMIARE I COMUNI CHE VENDONO E PENALIZZARE GLI ALTRI???? MA SIAMO ALLA FOLLIA..SI DOVREBBERO PREMIARE I COMUNI VIRTUOSI E BASTA...NON QUELLI CHE VENDONO FACENDO MAGARI IL MALE DEL COMUNE E DEI CITTADINI CHE LO COMPONGONO...

IL RISULTATO NETTO SARA':

UN BENEFICIO ECONOMICO AI DEBITI CHE NEL BREVE PORTERA' UN PO' DI BENEFICIO..MA VENDENDO I GIOIELLI DI FAMIGLIA PER PAGARE I DEBITI FATTI PER ACQUISTARE LA DROGA...SENZA VOLER CURARE LA MALATTIA ....SIGNIFICA SOLO CONTINUARE A DROGARSI E SPOSTARE LA FINE ...

SI GETTANO LE BASI PER UN PROLUNGAMENTO DELL'AGONIA


vi segnalo questo pericoloso articolo di un liberalche non capisce molto di economia,
carlo STAGNARO E L'UTOPIA DEI LIBERALI

LA SUA E' PURA FOLLIA NON FILOSOFICA (potrebbe anche aver ragione) MA PRATICA. INFATTI LE PRIVATIZZAZIONI IN ITALIA, DA SEMPRE, HANNO PORTATO A DISASTRI E NON HANNO MAI RIDOTTO LA SPESA PUBBLICA.

Anche io sono per il LIBERO MERCATO ma non nei monopoli....

Per giunta, in molti comuni, i politici venderanno, e con i soldi raccolti....pagheranno le future campagne politiche....elargendo sul territorio soldi a pioggia ....in un sistema distributivo per mantenere il controllo e permettere alla casta di pagarsi auto blu, stipendi da favola ecc ecc
Inutile dire che se avessimo venduto anni fa avremmo incassato enormemente di più… e siccome venderemo solo quando avremo l’acqua alla gola incasseremo molto di meno!

Prima di vendere dobbiamo sistemare la spesa corrente. se io mi tolgo il capitale, ma non la spesa, alla lunga torno ad essere indebitato e non ho nemmeno più il capitale.
Inutile dire che se avessimo venduto anni fa avremmo incassato enormemente di più… e siccome venderemo solo quando avremo l’acqua alla gola incasseremo molto di meno!

HANNO CONCENTRATO LA RICCHEZZA IN MANO A POCHISSIMI E HANNO SPOSTATO FLUSSI DI CASSA ALL'ESTERO, SENZA ATTIRARE ULTERIORI FLUSSI D'INVESTIMENTO.

VENDERE E' UNA GRAN CAZZATA...E LE PARMALAT, BULGARI EDISON DI QUESTI GIORNI LO DIMOSTRANO...
VUOL DIRE NON INVESTIRE..VUOL DIRE DAR RAGIONE A MARCHIONNE AD ANDARSENE LUI E LA FIAT DA QUESTO BELLISSIMO PAESE CHE E' L'ITALIA CHE STA VIVENDO UN LUNGO INCUBO...PIENO DI PERSONAGGI CHE DI ECONOMIA NE CAPISCONO BEN POCO.

LA SOLUZIONE NON E' VENDERE. LA SOLUZIONE E' RIDURRE DRASTICAMENTE L'INDEBITAMENTO
E LA FONTE VERA DI RICCHEZZA SONO LE TASCHE DEGLI ITALIANI CHE VANNO PURTROPPO TOCCATE A RISCHIO DI PERDERE IL CONSENSO.


Fonte :     http://ilpunto-borsainvestimenti.blogspot.com/

lunedì 11 luglio 2011

Manovra estiva e contibuenti minimi novità

Nell'ultima bozza della manovra correttiva del governo c'è una novità ,riguardo al regime dei contribuenti minimi, rispetto alla prima bozza ; è stato tolto il limite anagrafico degli under 35 relativo al momento dell'apertura della posizione e valido ai fini della fruizione del regime stesso.
Attendiamoci ancora qualche novità in camera e senato per possibili emendamenti

giovedì 7 luglio 2011

REGIME DEI CONTRIBUENTI MINIMI E MANOVRA ESTIVA 2011

In attesa che il testo della manovra estiva del governo passi per lo forche caudine della camera e del senato , è prematuro strapparsi i capelli ( cosa che verrebbe spontanea da fare leggendo il testo ).
 Certo che se le cose rimanessero così si ridurrebbe il numero di contribuenti che potrebbero usufruire del regime dei contribuenti minimi, intanto sarebbe limitato agli under 35 ( l'importante è che al momento dell'apertura della partita iva si abbia meno di 35 anni ) , secondo sarebbe limitato ai 5 esercizi successivi e soprattutto sarebbe possibile solo per i contribuenti che aprono per la prima volta una posizione iva e non sarebbe possibile optare per tale regime per i contribuenti che abbiano già una posizione iva.
 Aspettiamo modifiche, dalla camera e dal senato , con vari emendamenti , anzi auspichiamole.